“Le Regole di Mosca”(Moscow Rules, 2008) – Daniel Silva (ed. Beat, 2011) : lo spionaggio moderno al suo massimo

Per cominciare a parlarvi di uno dei migliori autori di thriller a sfondo spionistico dell’era moderna, ho deciso di partire dal principio e quindi dal primo libro che potrete trovare nelle librerie italiane a sua firma e con il medesimo protagonista. Purtroppo non è il primo vero della saga, nella realtà è il libro dal titolo Il Restauratore (ed. Mondadori, 2001) ma come spesso succede il libro in questione è attualmente fuori stampa e trovarlo è quasi impossibile se non tramite venditori privati a prezzi elevati. La collana di libri oggi arrivata ufficialmente alla numero 19 di cui però in lingua italiana ne sono stati tradotti solo 15, ha come protagonista assoluto sempre Gabriel Allon, spia del Mossad israeliano che a tempo perso è uno straordinario restauratore di opere d’arte, un buono dai modi gentili che però non esita a compiere atti difficili come in passato. Qui l’autore si prende la licenza poetica di attribuirgli responsabilità di fatti reali, che noi grande pubblico conosciamo dallo stupendo film di Spielberg : Munich, cioè la vendetta israeliana dopo la morte degli atleti di Monaco ’72 per mano dei terroristi palestinesi di Settembre Nero. Ma veniamo a noi e a questo Le Regole di Mosca, ufficialmente l’ottavo della serie, che ci regala uno dei leitmotiv della collana e cioè la battaglia fra l’intelligence russa e quella israeliana, un thriller magistrale che parte dall’omicidio a Courchevel in Francia di un noto giornalista russo e poi dal ritrovamento di un altro cadavere di un altro giornalista all’interno della Basilica di San Pietro a Roma, un viaggio di spie, cattivi e buoni, che attraversa l’Europa fino a Mosca passando per Tel Aviv. Quel giornalista a Roma doveva parlare con un artista noto nel mondo delle spie come Gabriel Allon per avvisarlo di un pericolo imminente, di come alcuni pericolosi oligarchi russi muovevano fili invisibili all’interno del Cremlino per attaccare Israele e il mondo occidentale. Probabilmente una storia che prese spunto anche qui da fatti reali, l’omicidio misterioso a Londra, dell’ex-agente del KGB Litvinenko e quello di alcuni giornalisti in Russia. La storia è appassionante, piena di colpi di scena e la scrittura di Daniel Silva è cinematografica, vi immaginerete le scene che scorreranno fra le parole come foste davanti ad uno schermo e questa è abilità di pochi scrittori e la sua conoscenza degli ambienti spionistici e politici è davvero spaventosa, così come la capacità di dare ambientazioni così diverse ma sempre perfette ai fatti della sua storia, Roma San Pietroburgo Tel Aviv la Francia. La storia reale si intreccia a quella della fiction, in maniera mirabile, Ivan Charkov, il cattivo della storia, arricchito con la caduta del Comunismo (come molti nella realtà hanno fatto), che si muove fra affari discutibili e assassini mirati; politica internazionale e locale, la Russia che pare ancora rifarsi ai dettami di un regime spietato e Israele che è sempre il paese dove l’intelligence ha un ruolo centrale e il mondo dove le Agenzie collaborano ma sono nemiche. Adoro da sempre lo spionaggio e i thriller e posso dirvi con certezza che abbiamo trovato un degno erede di autori come John Le Carrè o Tom Clancy, e il protagonista Allon negli anni diventerà un nuovo eroe alla pari di James Bond o Jack Ryan. Nelle mie recensioni brevi preferisco non entrare in particolari delle storia che lascio ovviamente a voi, non c’è nulla di peggio del rovinare la suspence e le sorprese di un libro a chi lo vorrà leggere, ma di certo consiglio vivamente di cominciare il viaggio all’interno del mondo di Gabriel Allon, non ve ne pentirete. In alcuni passaggi vi ritroverete a pensare alla realtà e a come l’autore sia un narratore attualissimo del nostro mondo che si intreccia a quello immaginato da lui, e vedrete nei prossimi romanzi sarà ancora meglio, quasi un profeta che lascerà davvero a bocca aperta a volte tanto che ultimamente ha dovuto addirittura modificare o accantonare temporaneamente alcune storie perchè troppo vere, realtà e finzione non sono mai stati così amanti. Buona lettura.

Pubblicato da Trex

Sono un blogger e scrittore appassionato di musica indipendente americana. Scrivo gialli polizieschi e ho inventato il personaggio del detective texano Cody Myers.

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