“Green River Sound” – Jason Evans (2020)

All’inizio di tutto questo casino, in primavera ho iniziato a scoprire questo talentuoso ragazzo del Kentucky, e dopo averlo conosciuto digitalmente e averlo ascoltato nei suoi live in streaming, mi sono deciso ad ascoltare e recensire il suo esordio (solo lui e la sua chitarra). Un disco asciutto ma pieno di sentimento e country-folk alla John Prine. Il disco in questione si chiama Rio Verde Wiseman (e potete trovare qui il link delle recensione che ho scritto per Ticino Notizie https://www.ticinonotizie.it/ascoltati-da-noi-per-voi-di-claudio-trezzani-jason-evans-rio-grande-wiseman-2020/ ) ed è un assaggio di quello che poi dopo pochi mesi Jason Evans ci ha regalato con questo disco composto di 8 pezzi autografi, prodotti da Joe Barry per la Green River Records. Un disco suonato davvero e registrato alla grande, un suono compatto e pulito che fanno di questo disco il suo vero e proprio esordio, un passo coraggioso da cantastorie folk a vero cantautore country, quel country indipendente che amo così tanto. Evans scrive bellissime canzoni, ispirate dalla sua terra immersa e dominata dalla natura, niente di commerciale ma tanta poesia blue collar. La title-track è una stupenda ballata che il pianoforte e la pedal-steel arricchiscono, una dedica sentita ai luoghi dove è nato e cresciuto che la sua voce ci racconta con intensità e trasporto. Basterebbe questo pezzo per meritare l’ascolto degli altri 8 pezzi, spettacolari gli arrangiamenti per un brano che potrebbe stare bene in una serata davanti al fuoco ma anche sulle assi di un bel palcoscenico texano davanti a tanti appassionati di vero country. Molto più movimentata ma non per questo meno intensa, Little Blue Springs è una canzone dall’anima oscillante fra il country e il rock-folk alla Springsteen, e la voce di Evans è davvero credibile, roca e intensa e si adatta bene a queste sonorità fra il malinconico e l’on the road. Spero di avere reso l’idea, una sorta di John Prine che corre con una mustang fra le campagna del Kentucky. Altra splendida ballata, con molto carattere è Miller and Jim, chitarra acustica e voce segnata dalla polvere delle campagne, qui l’arrangiamento è asciutto, forse la più simile al sound con il quale ha cominciato lui e la sua chitarra ma non per questo meno credibile anzi è un valore aggiunto : un sound e una voce perfetti sia acustici e folk sia con il pianoforte e la pedal steel ad accompagnarli. La malinconia, i sentimenti forti aleggiano su tutti gli 8 brani, quell’anima country che trova nel Kentucky terreno fertile se pensate che provengono da qui artisti del calibro di Chris Stapleton e Tyler Childers (per citarne due). E possiamo certamente aggiungere Jason Evans all’elenco appena citato dei migliori musicisti del Kentucky. Il disco si chiude stravolgendo un po’ il sentimento ascoltato finora con un bella canzone venata di honky tonk e rock and roll, Hillbillies Rock,  che ci regala un’altra versione di un artista di talento ma sempre ancorato alla sua terra e al suo fiume verde. Se amate la musica country ma anche quella rock-folk di springsteeniana memoria, apprezzerete sicuramente questo ragazzo e questi 8 pezzi sinceri e suonati alla grande. Viva il country indipendente!

Buon ascolto,

Trex Willer

(potete trovare la versione inglese di questo articolo a questo link : https://www.trexroads.com/green-river-sound-jason-evans-2020/ )

Pubblicato da Trex

Sono un blogger e scrittore appassionato di musica indipendente americana. Scrivo gialli polizieschi e ho inventato il personaggio del detective texano Cody Myers.

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