Dick Wolf : il Re Mida delle serie tv

Se siete, come il sottoscritto amanti delle serie tv americane e soprattutto quelle poliziesche, di sicuro almeno una volta nella vita avrete letto o sentito il nome di Dick Wolf oppure l’ululato che ne scandisce il marchio in tv. Richard Anthony Wolf è un newyorchese purosangue e laureatosi nel 1969 voleva e ambiva ad una carriera di sceneggiatore cinematografico ma iniziò con la vera gavetta, quella che oggi non è più di moda, scrivendo per la pubblicità. La vera svolta per la sua carriera fu il trasferimento a Los Angeles e l’inizio con film minori che lo fecero apprezzare dagli studios che gli diedero un’opportunità come produttore supervisore di una delle serie più amate di sempre e cioè Miami Vice ma soprattutto come sceneggiatore di Hill Street Blues (in Italia conosciuta come Hill Street – Giorno e Notte). Una serie rivoluzionaria per l’epoca, con la quale collaborò dal 1985 al 1987, vincendo anche un Emmy per un episodio interamente scritto e ideato da lui. Ambientata in una città di cui non si conoscerà mai il nome, tratteggia le storie professionali e di vita di un distretto di polizia, per la prima volta puntando sulla qualità e veridicità della narrazione, in maniera anche cupa, la lotta fra il bene e il male come mai era stato fatto prima. Probabilmente ispirazione per tutte le sceneggiature che scriverà negli anni a venire. Ovviamente nessuno è perfetto e nella ricerca della serie giusta, Wolf scrisse e produsse serie che non ebbero successo, ma la sua caparbietà e dedizione, cosa che tutto il mondo dello spettacolo gli ha sempre riconosciuto, lo portarono nel 1990 a trovare l’incastro perfetto, che rispondeva al nome di Law & Order. Re Mida è facile da affibbiargli come soprannome ora che lo conosciamo e che conosciamo il successo in pratica di quasi tutti i suoi lavori successivi ma in quegli anni fu un vero precursore, nessuna delle emittenti era convinta che certe storie, così vere e crude, potessero fare presa sul pubblico americano, tanta era la convinzione che il pubblico non volesse la realtà e i ragionamenti su di essa. Un format davvero originale con gli episodi divisi equamente a metà fra il lavoro dei poliziotti di New York (law) per risolvere i casi, casi che trattavano temi attuali e delicati e che spesso non avevano il tipico lieto fine ma nella seconda parte (order) potevano con l’entrata in scenda del procuratore e degli avvocati portare all’assoluzione del colpevole ribaltando il lavoro della polizia. Una serie leggendaria, entrata nella cultura americana e della città di New York (hanno pure una via a loro dedicata) che è fra le più longeve della tv : 20 stagioni per 456 episodi dal 1990 al 2010. Sono tantissime le curiosità legate a questo pezzo di cultura a stelle e strisce che ne ricorderò solo uno : uno degli attori principali e più presenti della serie e cioè il compianto Jerry Orbach, il detective Briscoe, apparve prima come comparsa nel  secondo episodio della seconda serie interpretando l’avvocato di una donna accusata di omicidio. Incredibile da pensare e se non ve ne siete mai accorti fidatevi è normale, le comparse poi diventate famose anche in altre serie o film sono davvero innumerevoli. Dick Wolf oltre che fantastico scrittore, è anche uno scopritore di talenti ineguagliabile. La serie ebbe un successo tale che generò la bellezza di cinque spin-off, cioè delle storie con la stessa ambientazione ma con storie parallele, fra i quali quello principale è (ancora in onda) Law & Order : Special Victims Unit, cioè l’unità della polizia di New York che tratta i crimini a sfondo sessuale. Forse il vero capolavoro di Wolf, che se possibile superò e lo fa ancora oggi, in qualità ed intensità la serie originale. In onda dal 1999 è arrivata (ad oggi) alla 20esima stagione e al 453esimo episodio. La serie fu ispirata da un fatto di cronaca : il 26 agosto 1986 un ventenne strangolò una ragazzina diciottenne in quello che lui disse fu un rapporto consensuale, fatto che aveva già ispirato una puntata del Law & Order originale. Una serie cruda, cupa che nei suoi episodi ha esplorato ogni perversione e crimine “umano”, una serie che ha shockato ancora di più proprio perché per la gran parte ambientata nella parte scintillante di Manhattan. Un viaggio che lo spettatore fa nei 40 minuti della puntata accompagnato da attori e personaggi ormai entrati nelle nostre vite, soprattutto la splendida e bravissima Mariska Hargitay nei panni della detective Olivia Benson che è ancora oggi dopo 20 stagioni la protagonista indiscussa. Un personaggio che le ha permesso di vincere tantissimi premi, uno dei character televisivi di maggior successo di tutti i tempi. La serie è violenta , ma non di una violenza visiva, una violenza mentale che vive attraverso le esperienze delle vittime ma forse per questo che colpisce ancora di più. Dick Wolf ha dimostrato, assieme ai suoi collaboratori, negli anni di essere un vero genio nel suo lavoro, creare sempre nuove storie, originali, mai banali e che tengono gli spettatori sempre incollati allo schermo senza mai dare la sgradevole sensazione di deja-vu oppure di forzato. Cosa che invece per esempio, è capitata alla serie Criminal Minds, che ha visto negli anni scemare qualità delle storie e attenzione del pubblico. Dopo vari tentativi di ambientare gli spin-off di Law & Order al di fuori di New York, decide di dare una sterzata e di spostare i suoi racconti nell’altra metropoli per antonomasia degli Stati Uniti e cioè quella Chicago resa celebre anni orsono dai Blues Brothers. Wolf anche qui fa centro e che centro con Chicago Fire, raccontando le storie personali e lavorative di una caserma di pompieri della Città del Vento. La serie inizia nel 2012 ed è già arrivata alla settima stagione, creando personaggi che sono già entrati nella cultura pop americana come il pompiere bello e tenebroso interpretato da Taylor Kinney (marito di Lady Gaga, nda). Le storie che gli autori inventano tracciano anche l’evoluzione dei personaggi in maniera credibile e proprio questo sviluppo di storie e il suo successo planetario, ha già portato a 3 spin-off : Chicago P.D., Chicago MED e Chicago Justice (cancellata dopo una sola stagione). Soprattutto Chicago PD , incentrata sulla squadra di intelligence della polizia cittadina, ha probabilmente già superato la serie madre, con un caratterizzazione dei personaggi perfetta che ha in Jason Beghe (attore famoso per la sua uscita con successive battaglie legali da Scientology) il suo leader indiscusso con il suo Sergente Hank Voight. Poliziotto dai metodi grigi, che non si fa intimorire dai regolamenti per proteggere la sua squadra e la sua città. Protagonisti che si sono avvicendati nelle varie stagioni, siamo già alla sesta, che però non hanno mai abbassato il livello e anche qui emerge un’altra caratteristica inarrivabile della squadra di Wolf e cioè lo scegliere attori perfetti per quel personaggio e che si rivelano dal talento cristallino, ricordo così a caso la bravissima (e bellissima) Sophia Bush, che ha interpretato per i primi 84 episodi la detective Erin Lindsey, sostituita dall’altrettanto splendida e brava Tracy Spriridakos nei panni della detective Upton. Un susseguirsi di attori e comparse perfetti per cui Wolf ha fatto scuola e sarà punto di riferimento, serie lunghe ma che non hanno mai abbassamenti di qualità e che se li hanno vengono subito corrette o cancellate. Il marchio di fabbrica del Re Mida non può essere intaccato. E’ di questi giorni la notizia dell’inizio di una nuova avventura, l’ennesimo spin-off di Law & Order e cioè FBI: Most Wanted, incentrato su di una squadra di agenti federali che si occupano di catturare i ricercati della famigerata lista. Protagonista sarà Alana De La Garza, già vista in alcuni episodi delle serie di Wolf ma anche in Criminal Minds : Beyond Borders (uno dei terribili spin-off che sono stati cancellati quasi subito). Non vediamo l’ora di vedere se anche questa volta il buon Dick trasformerà in oro un’idea brillante come fa ininterrottamente da oltre 30 anni. Ormai per gli amanti delle serie tv americane è come un marchio di fabbrica di qualità, quando c’è il suo lupo ululante sappiamo che saremo costretti per 40 minuti abbondanti a non staccarci dalla nostra tv, storie vere e reali di città che se mai andrete a visitare vi accorgerete di conoscere già.

Grazie Dick, continua a regalarci emozioni.

Pubblicato da Trex

Sono un blogger e scrittore appassionato di musica indipendente americana. Scrivo gialli polizieschi e ho inventato il personaggio del detective texano Cody Myers.

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