Barcellona : Gaudì, i colori della Boqueria, il profumo del mare e la fontana magica

Ci sono città che sono quasi una tappa fissa, soprattutto per i turisti italiani. Città così vicine che sono quasi nostre, così facili da raggiungere e così vicine alla nostra cultura che ci fanno subito sentire a casa e che ci entrano nel cuore. Ecco Barcellona è forse una delle città più amate dal turismo italiano e non senza ragioni, anzi!

Io personalmente l’ho visitata 4 volte, di cui una molto intensamente e il racconto di oggi ha come protagonista sicuramente quel viaggio con il mio compagno di avventure Daniele nel 2009, ma sono talmente tante e tali le cose da fare e vedere che probabilmente sono parte di viaggi fatti in anni differenti, la mia memoria è buona ma non così buona. Inizio dal consiglio sul pernottamento, ecco fra tutte le mie esperienze la migliore è senza dubbio quella utilizzando un portale di affitti nel mio viaggio in solitaria del 2015. Fortuna forse nell’aver trovato una ragazza con una casa oserei dire perfetta e nel Barrìo Gotico proprio a fianco dell’antica chiesa Sant Pere de les Puelles, a pochi passi dall’Arc de Triomf. Una sistemazione economica che mi ha immerso subito nella vita del quartiere e dei suoi stupendi vicoli.

Ho visitato la città in tutte le stagioni praticamente ma d’estate è una vera esplosione di vita e colori, anche se devo avvisarvi che se ci andrete in stagione piena oltre ad essere invasa da turisti (quello però capita sempre), preparatevi ad un caldo opprimente e molto umido che può essere mitigato solo nei pressi del mare. Ricordo i tunnel che connettono le stazioni della metropolitana : vere trappole sotterranee di aria calda che soffocano in maniera insopportabile, un’aria pesante che si appiccica addosso, menomale che la bellezza della città e di ciò che offre vale assolutamente lo sforzo. Non vi pentirete mai di averla visitata in qualsiasi momento dell’anno, anche se ultimamente è peggiorato il lato pulizia e sicurezza, ma sarebbe un discorso troppo lungo e poco piacevole. La città è veramente enorme e in ogni angolo offre qualcosa da vedere o da fare, dispersiva oserei dire nel senso che i luoghi da visitare sono sparsi per tutta l’ampiezza e le camminate interminabili o i viaggi per andare da un posto all’altro per non perdersi nulla non si contano ma se dovessi dirvi 3 cose da fare assolutamente in una breve visita sarebbero sicuramente Sagrada Familia, passeggiata dalla Rambla al mare e Font Màgica de Montjuïc.

Certo difficile scegliere cosa non vedere ma sapendo che di solito ci si organizza per weekend lunghi in questa spettacolare città, ovviamente non ci può ammazzare e qualcosa si deve tralasciare alla prossima visita, che fidatevi ci sarà. Ma queste sono le cose che più mi hanno impressionato e che a qualcuno che non ci è mai stato, mi sento di consigliare sempre, il profumo del mare non vi deluderà nemmeno a novembre in una piovosa giornata (fidatevi mi è capitato anche quello.) Adoro Gaudì, lo confesso. Da quando ne ho sentito parlare a scuola e poi ho letto delle sue opere, della sua vita, ho visto foto e poi ho ammirato di persona alcune delle sue più famose : lo amo e Barcellona è impregnata della sua visione dell’uomo, della natura e degli edifici e quale miglior modo per iniziare a conoscerlo che venire qui nella parte nord-est della città e visitare fuori e dentro una delle cattedrali e delle costruzioni più famose ed incredibili che l’uomo abbia mai pensato. La Sagrada Familia è un’esperienza visiva ed emozionale unica, qualcosa che le foto non possono spiegare, sì potrete leggere la sua storia affascinante, la visione dell’artista tormentato, potrete vedere un magnifico documentario trasmesso non molto tempo fa su History Channel che vi racconterà che è stata iniziata nel 1882 e si cercherà in ogni modo (attraverso donazioni come è stato fatto finora) di finirla per il centenario della morte di Gaudì nel 2026, ma dal vivo è tutta un’altra storia.

Quando vi fermerete davanti alla Facciata della Passione, immensa, pulita e geniale, quando alzerete gli occhi verso le gru che penzolano dalle guglie. operai che vanno e vengono dai teloni e dalle impalcature che ormai sembrano parte del panorama cittadino, sarete rapiti e non lo dimenticherete facilmente, non si può non ammirare l’immenso lavoro fatto dagli eredi del visionario Gaudì che hanno proseguito attraverso i suoi appunti e le sue idee, un’opera immensa che ormai travalica tempo e spazio. Nel 2026 quando verrà completata la Torre di Gesù Cristo, la cattedrale per volere di Gaudì, sarà alta 172,5 metri e quindi la costruzione sacra più alta d’Europa ma di mezzo metro più bassa della collina di Montjuïc che sovrasta Barcellona, perchè la creazione dell’uomo non deve superare quella di Dio.

Se riuscite visitate l’interno, i colori, la maestosità e il genio dell’artista vi lasceranno a bocca aperta. Dalle colonne portanti oblique all’organo a canne, tutto è meraviglioso così come la salita alla cima delle Torri, faticosa ma da fare una volta nella vita. Dopo questo scuotimento emozionale cosa c’è di meglio che passeggiare attraverso uno dei viali più famosi del mondo per andare verso il Port Vell e la Barceloneta?

Partite dalla meravigliosa Plaça de Catalunya, resistete alla tentazione di avventurarvi nel sovraffolatissimo Hard Rock Cafè, e addentratevi nella Rambla, un viale pedonale al centro e con due piccole strisce di asfalto ai lati che corre dalla piazza fino al Monumento di Cristoforo Colombo per poi trasformarsi nella sua cugina piccola Rambla de Mar e sfociare al porto, vicino al centro commerciale moderno Maremagnum e allo stupendo acquario. Lungo il tragitto fatevi largo fra i numerosi artisti di strada e fate attenzioni ai borseggiatori ma poi assolutamente quando alla vostra destra vedrete la scritta Mercat de St.Josep – La Boqueria entrate in quel mercato coperto. Verrete travolti da un uragano di colori e odori che vi sconvolgerà, quando vi sarete ripresi vorrete comprare e provare talmente tante prelibatezze dalla frutta, ai frullati freschi, agli stuzzichini di ogni tipo, ai dolci e alla caramelle, che passerete qui dentro mezza giornata senza nemmeno accorgervi. La prima volta lascia interdetti, ma volete mettere assaggiare gli spiedini di frutta o di fragole ricoperte di cioccolato e sorseggiare un frullato ghiacciato di sola frutta fresca dopo una lunga passeggiata? Impareggiabile. Mentre guardo le foto e ve ne parlo, mi pare di sentire il sapore e il profumo delle bancarelle che sembrano un quadro impressionista, ne ho visti tanti di mercati coperti, quelli di Madrid sono fantastici ma il fascino e i colori che trovate qui non li troverete in altri mercati. Certo la folla è sempre impressionante e quindi non sarà una visita rilassante o tranquilla ma dovete per forza venirci, io ci sono stato per colazione e la folla era gestibile e vale assolutamente la pena. Arrivati alla fine della Rambla e superata la rotonda che ha nel mezzo la statua di Colombo, di fronte a voi avrete una passerella moderna chiamata Rambla de Mar che conduce alla zona dell’acquario mentre se svoltate a sinistra entrerete nel Port Vell, una stupenda passeggiata che costeggia il porto rinnovato dopo le Olimpiadi di Barcellona ’92, pieno zeppo di locali e ristoranti che fanno del pesce un arte culinaria.

Ce ne sono tantissimi io ne ho provati diversi e anche se sembrano turistici non sono mai rimasto deluso, però i migliori sono senza dubbio quelli che trovate nei pressi della spiaggia, nel dedalo di viuzze che è la Barceloneta. Qui si entra quasi in un altro mondo, una città di mare costola della metropoli ma ne conserva colori e anima caliente, d’estate è affollatissima, colorata, piena di vita ma anche col freddo la gente di Barcellona popola il suo mare. Se dopo cena o pranzo volete smaltire potrete passeggiare sul lungomare fino ad arrivare alla dorata scultura di un pesce del celeberrimo architetto americano Frank Gehry : il Peix d’Or de Gehry oppure prendere l’interno e avventurarvi nel bellissimo Parc de la Ciutadella. Ogni angolo visitato non è mai un errore, come non lo è avventurarsi nell’intricato Barrìo Gotic, antico e cupo ma pieno di vita, visitare la Cattedrale oppure la Basilica di Santa Maria del Mar. Tantissimo da vedere e poco tempo, il dramma di un viaggiatore a Barcellona. Per oggi abbiamo visto e parlato abbastanza e vi lascio con l’ultima delle mie esperienze da fare assolutamente e cioè recarsi presso la Plaça de Espanya, ai piedi del Montjuïc, dove sotto l’immensa scalinata che fra due magnifiche torri porta al Museo Nazionale d’Arte della Catalogna, c’è una fontana, la Font Màgica de Montjuïc, che da anni è una delle attrazioni principali della città. A intervalli regolari e per tutto l’anno (per gli orari di ogni stagione consultate il sito) si svolge uno stupendo ed emozionante spettacolo di acqua e luci con musica che lascia a bocca aperta.

Magico davvero , poi con il contorno dello stupendo museo e del viale e della scalinata, delle piccole fontane illuminate lungo tutto il percorso è davvero indimenticabile. Eccomi arrivato alla fine del racconto sulla stupenda Barcellona, ho lasciato al prossimo racconto altre visite e racconti fondamentali come le altre opere di Gaudì o lo stadio della squadra locale o il villaggio olimpico, come per la visita anche per la narrazione questa è una città così vasta e affascinante da non poter essere riassunta o contenuta, va solo vissuta e assaporata.

Buen viaje anzi que tinguis un bon viatge!!!

Pubblicato da Trex

Sono un blogger e scrittore appassionato di musica indipendente americana. Scrivo gialli polizieschi e ho inventato il personaggio del detective texano Cody Myers.

Verified by MonsterInsights