“AppalachianBlood” – Scott Ryan & The Devilish Folk (2020)

Ogni tanto mi imbatto sui social o anche ne servizi di streaming come Spotify (che sono uno strumento purtroppo necessario per chi deve promuoversi e per chi vuole scoprire artisti indipendenti), in nomi di album o di canzoni che catturano la mia attenzione. Ho un sesto senso sviluppato davvero, raramente se una copertina, un nome o una canzone al primo ascolto mi colpisce, poi l’album o l’intera discografia sono anonime o brutte. Ecco con Scott Ryan e il suo Diabolico Folk è successo questo, mi ha stupito il suo nome solo lui ma con un nome da band che ben riassume la sua musica cosi folk ma potente e con sfumature dark, mi è piaciuto il modo di scrivere i titoli senza spazi quasi come a velocizzare un folk che ha forti radici country e blues, mi piace la sua origine il Kentucky e i monti Appalachi che ormai sappiamo essere terra di artisti fantastici e anche il nome di questo suo disco (nel 2020 a suo nome ne sono usciti anche altri due ci cui uno è  SouthernDeathRide, altrettanto bello e con una copertina davvero bella). Indipendente e quindi autoprodotto, questo disco è composto da 12 pezzi asciutti, incontaminati, grezzi se vogliamo ma verissimi e sinceri. Non è un folk-country malinconico o senza verve anzi, ascoltate la prima CocaineKentuckyLove energica sincera e con la voce di Scott Ryan graffiante e tagliente come quella di un arrabbiato Bob Dylan prima maniera. Bellissima Holler Rat, con un andamento trascinato che già solo chitarra e voce ti prende al primo ascolto ma è già uscita in versione full band ed è ancora più bella, sound pulito e coinvolgente. Ma fidatevi anche solo acustica con quella voce roca e incisiva che vi canta di vita dura, droghe e amori perduti la amerete subito se amate gli story-teller sinceri che sembrano aver vissuto più avventure di quelle che cantano. Ci sono anche pezzi quasi blues nel loro ondeggiare fra country e folk, Dog on a Chain è uno di questi, energia acustica e forza vocale, quasi come un bluesman del Delta trasferitosi sui monti Appalachi a cantare fra boschi e fiumi impetuosi. Un disco che non risulta mai banale e veramente intenso, non è limitato dal fatto di essere acustico e sorretto solo da una sei corde e una voce, anche se dobbiamo essere sinceri lo sogniamo con una solida band alle spalle. Vi dico questo perchè in rete si trova anche un EP More Devilish Things (il primo disco uscito quest’anno dei 3) elettrico coinvolgente forte e io mi immagino brani come Hell’s Highway con una bella chitarra elettrica a supporto e un’ottima ritmica a corredo, sarebbe un pezzo da radio texana e da scatenati on the road. Non sminuisco il lavoro anzi ne sono rimasto affascinato, questo ragazzo ha un talento davvero notevole, di solito brani solo acustici e autoprodotti dopo un po’ stancano o risultano poco efficaci, mentre Scott Ryan mantiene alta la tensione per tutti questi 12 pezzi (e aggiungo anche nei 12 dell’altro disco uscito in questo 2020). Ci sono anche ballate malinconiche e tristi come in ogni disco country folk che si rispetti, ma sono originali perchè la sua voce è così, non comune così come i suoi testi diretti e senza fronzoli. Una musica che o si ama o si odia, non ci sono mezzi termini, non è da radio o di ascolto semplice ma una volta apprezzata c’è la voglia di scoprirne di più. Un disco bello, intenso che vi invito a scoprire se amate la musica folk indipendente, senza obblighi commerciali se non verso la qualità e qui di certo non manca, una sorta di artista fra il giovane Dylan e Scott H Biram, un texano che ha fatto del folk rock quasi punk uno stile di vita. Polvere del deserto ma anche tanti boschi, ombre dove il sole fatica a filtrare ma quando ci riesce acceca. Ecco è tutto qui.

Buon ascolto,

Trex Willer

(potete trovare la versione inglese di questo articolo nel blog a questo link : https://www.trexroads.com/appalachianblood-scott-ryan-the-devilish-folk-2020/ )

Pubblicato da Trex

Sono un blogger e scrittore appassionato di musica indipendente americana. Scrivo gialli polizieschi e ho inventato il personaggio del detective texano Cody Myers.

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